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"Allenatore dell’Alessandria era Carcano. Vedendomi all’opera nelle riserve si chiedeva perché mai giocassi bene il primo tempo e nel secondo non facessi altro che cadere a terra. Venne finalmente a domandarmelo e gli risposi che con venticinque lire alla settimana non riuscivo a mangiare altro che caffelatte e brioche. Il giorno dopo venivo messo a pensione all’albergo Croce Verde dove iniziai un duello (che mi vide sempre vittorioso) contro le più grosse bistecche che mi fosse dato di vedere. Con il nutrimento giusto ripresi vigore e in pochi mesi passai alla prima squadra".
Dall'Alessandria alla Juve, titolare inamovibile nel famoso quinquennio. E titolare azzurro, nel primo ciclo vittorioso di Pozzo.